Storia e leggende
La grotta della Sibilla
I maestosi Monti Sibillini devono il loro nome a una leggenda avvincente che narra dell'esistenza di una Sibilla unica, conosciuta come la Sibilla dell'Appennino. Questa figura è descritta come una profetessa che, nel corso del tempo, si trasforma in una maga, una fata o addirittura una strega diabolica.
Secondo il racconto tramandato dai pastori e dai contadini, la Sibilla ha la sua dimora sul monte che porta il suo stesso nome. Il suo antro (Grotta della Sibilla) è facilmente raggiungibile con un'oretta di cammino e nel museo di Montemonaco troviamo ancora la targa rinvenuta in tempi remoti sopra l'ingresso della grotta.
Questa leggenda affascinante è stata tramandata attraverso generazioni, e si racconta che sia la fonte dell'origine di una danza popolare distintiva delle Marche: il Saltarello.
Furono proprio le fate che la notte scendevano in paese, ad insegnare ai contadini questo caratteristico e magico ballo popolare.
Il lago di Pilato
Il lago prende il suo nome da una leggenda popolare , che narra come il corpo di Ponzio Pilato sia stato trainato da un carro di buoi da Roma fino a questo lago.
Secondo una credenza popolare radicata, si dice che l'anima di Ponzio Pilato, abbia il potere di scatenare terribili tempeste.
A partire dal XIII secolo, un luogo associato a questa credenza è stato considerato un luogo di pratica per streghe e negromanti.
Questa reputazione oscura ha portato le autorità religiose dell'epoca a proibire l'accesso a questo luogo e a far erigere una forca all'inizio della valle, come monito contro l'ingresso.
Il lago tuttavia ha un importantissimo interesse di natura geologica in quanto unico lago naturale delle Marche, formato a causa dello sbarramento creato dai resti di una morena di epoca glaciale. L'ultimo modellamento della valle glaciale è del Pleistocene superiore (da 125.000 a 10.000 anni fa). Nel lago è ancora presente il Chirocefalo Marchesoni (Chirocephalus marchesonii). Un piccolo crostaceo rosso corallo, endemico del Lago di Pilato: in tutto il mondo vive solo in queste acque.